Avviso pubblico per la presentazione di domande per la definizione di progetti in materia di vita indipendente ed inclusione nella società delle persone con disabilità

pro.vi 2021 – dgr n. xi/5791/2021 – dgr n. xi/7751/2022 (p.o.r. fna 2022 – esercizio 2023)

Approvato con Determinazione Dirigenziale n. 738/2023 del 23/05/2023

PREMESSO CHE:

La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006 ha introdotto un vero e proprio cambio di paradigma nell’approccio al tema della disabilità, fornendone una lettura improntata ad una nuova visione culturale, scientifica e giuridica imponendo agli Stati membri di ideare ed implementare interventi che da una modalità settoriale e speciale approdino ad un approccio globale per la costruzione di una società pienamente inclusiva e di un ambiente a misura di tutti. In questo senso, la Convenzione mira a garantire il pieno godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità in situazione di eguaglianza con gli altri per garantirne la piena inclusione all’interno della società.

Vita indipendente e libertà di scelta sono strettamente connesse all’inclusione delle persone con disabilità nella società. Va ricordato come l’articolo 19 della Convenzione ONU (“Vita indipendente ed inclusione nella società”) disponga che gli Stati Parti riconoscono “il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società” (community), con la stessa libertà di scelta delle altre persone, grazie a “misure efficaci ed adeguate al fine di facilitare il pieno godimento da parte delle persone con disabilità di tale diritto e la loro piena integrazione e partecipazione nella società”.

A tale scopo viene assicurato anche che “le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere e non siano obbligate a vivere in una particolare sistemazione”; che, inoltre, “abbiano accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad altri servizi sociali di sostegno, compresa l’assistenza personale necessaria per consentire loro di vivere nella società e di inserirvisi e impedire che siano isolate o vittime di segregazione”; e che, infine, “i servizi e le strutture sociali destinate a tutta la popolazione siano messe a disposizione, su base di eguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità e siano adattate ai loro bisogni”.

La Legge 21 maggio 1998, n. 162, nel modificare la Legge 5 febbraio 1992, n. 104, aveva già introdotto nell’ordinamento italiano un primo espresso riferimento al diritto alla vita indipendente delle persone con disabilità. La legge prevedeva, fra le possibilità operative delle Regioni in materia di disabilità, la facoltà di “disciplinare, allo scopo di garantire il diritto ad una vita indipendente alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell’autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita, non superabili mediante ausili tecnici, le modalità di realizzazione di programmi di aiuto alla persona, gestiti in forma indiretta, anche mediante piani personalizzati per i soggetti che ne facciano richiesta, con verifica delle prestazioni erogate e della loro efficacia”. La legge 162, inoltre, indicava alle Regioni l’opportunità di “programmare interventi di sostegno alla persona e familiare come prestazioni integrative degli interventi realizzati dagli enti locali a favore delle persone con handicap di particolare gravità, di cui all’articolo 3, comma 3, mediante forme di assistenza domiciliare e di aiuto personale, anche della durata di 24 ore, provvedendo alla realizzazione dei servizi di cui all’articolo 9, all’istituzione di servizi di accoglienza per periodi brevi e di emergenza, tenuto conto di quanto disposto dagli articoli 8, comma 1, lettera i), e 10, comma 1, e al rimborso parziale delle spese documentate di assistenza nell’ambito di programmi previamente concordati”.

Le Linee guida ministeriali definiscono il concetto di vita indipendente per le persone con disabilità, quale opportunità di vivere la propria vita come qualunque altra persona, prendendo le decisioni riguardanti le proprie scelte con le sole limitazioni che possono incontrare le persone senza disabilità.

Non si tratta necessariamente di vivere una vita per conto proprio o dell’idea della semplice autonomia, ma ha a che fare con l’autodeterminazione delle persone con disabilità, riverberandosi anche sull’ambito familiare della persona interessata.

In questa prospettiva il Piano Nazionale collegato alla gestione del Fondo Non Autosufficienza per il triennio 2022-2024 e le Linee ministeriali di indirizzo per Progetti di vita indipendente approvati con DPCM del 21 novembre 2019 hanno previsto che le risorse del PRO.VI rientrano a tutti gli effetti nelle risorse FNA assegnate alle Regioni e devono essere contemplate nell’ambito della complessiva programmazione regionale triennale.

Come previsto dalla normativa di riferimento del Fondo per le Non Autosufficienze (FNA), l’Ambito Distrettuale della Lomellina, valutate le esigenze presenti sul territorio come dalle sperimentazioni attuate per le annualità 2017-2018-2019-2020 e come rappresentate dalle Associazioni e dagli Enti nel corso di appositi momenti di confronto sul tema, ha comunicato ad ATS Pavia la propria disponibilità a garantire la continuità al percorso PRO.VI attivo con il finanziamento 2020 anche per l’annualità 2021 di cui alle DGR 5791/2021 e DGR 7751/2022. A seguito di tale comunicazione, con decreto di ATS Pavia n. 249/2023 del 30.03.2023, ATS Pavia ha stabilito di ammettere l’Ambito Distrettuale della Lomellina al finanziamento PRO.VI 2021.

RENDE NOTO

che è possibile presentare domanda per l’assegnazione di contributi per la definizione di progetti in materia di vita indipendente ed inclusione nella società delle persone con disabilità – PRO.VI 2021 ai sensi delle DGR 5791/2021 e DGR 7751/2022 (P.O.R. FNA 2022 – esercizio 2023), in osservanza delle indicazioni operative di Regione Lombardia.

Negli articoli seguenti sono definiti i requisiti di accesso, le modalità di presentazione della domanda, le risorse disponibili, i criteri di valutazione e le modalità di assegnazione dei contributi.

1. OBIETTIVI E FINALITÀ DEL PRESENTE AVVISO

L’obiettivo del presente avviso è promuovere la realizzazione di soluzioni innovative che offrano alle persone con disabilità la possibilità di esercitare il diritto di vivere nella società, con la stessa libertà di scelta e autonomia propria di tutte le persone, trovando alternative possibili all’istituzionalizzazione.

Il presente avviso ha come finalità quella di progettare con le persone con disabilità, percorsi per assicurare adeguata assistenza e qualità della vita secondo le proprie specifiche esigenze ed aspirazioni, attraverso lo sviluppo e la realizzazione di progetti.

2. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI E RISORSE DISPONIBILI

Il presente avviso rende disponibile la somma complessiva di € 100.000,00 (di cui € 80.000,00 di finanziamento ministeriale per annualità 2020 come stabilito nel decreto di ATS n. 249 del 30/03/2022 ed € 20.000 di co-finanziamento messo a disposizione dall’Ambito) così distribuita nelle diverse macro-aree di intervento, come da formulario presentato ed approvato da ATS Pavia:

MACRO-AREE e AZIONIBUDGET
1. Macro-area ASSISTENTE PERSONALE (presso il domicilio, a supporto dell’housing/cohousing, a sostegno delle attività di inclusione sociale e relazionale, per il trasporto sociale, altro) – 26%26.000,00
2. Macro-area ABITARE IN AUTONOMIA (progetti di housing e/o cohousing) – 24%24.000,00
3. Macro-area INCLUSIONE SOCIALE E RELAZIONALE (orientamento al lavoro, attività relazionali) – 41%41.000,00
4. Macro-area TRASPORTO SOCIALE (in convenzione con enti privati nell’ambito di attività previste dal progetto personalizzato) – 2%2.000,00
5. Macro-area DOMOTICA – 3%3.000,00
6. Macro-area AZIONI DI SISTEMA (spese di formazione, coordinamento e monitoraggio) – 4%4.000,00
TOTALE*100.000,00

3. DESTINATARI DELL’AVVISO

I destinatari del presente avviso sono le persone con disabilità residenti in uno dei 51 Comuni costituenti l’Ambito Distrettuale della Lomellina.

In particolare:

• in possesso di verbale di invalidità civile o L. 104/1992 che attesti una compromissione fisica medio-grave e compromissione intellettiva di grado medio-lieve;

• Con una soglia di invalidità almeno pari al 67%;

• che si trovano in una condizione abitativa e ambientale caratterizzata alcuni elementi di criticità (presenza di barriere architettoniche fisiche o sensoriali, contesti di edilizia residenziale pubblica, isolamento geografico, assenza di rete sociale di supporto);

• che hanno necessità di promuovere un percorso di emancipazione dal nucleo familiare di convivenza, in considerazione della capacità di autodeterminazione e nell’ottica di incentivare i processi di de-istituzionalizzazione e di contrasto alla segregazione e all’isolamento.

Ferma restando la priorità alle persone che non hanno attive altre misure di sostegno (es. Misure FNA, Dopo di noi, …), i beneficiari del Pro.Vi sono:

• persone maggiorenni;

• la cui disabilità non sia determinata da naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità;

• che intendono realizzare il proprio progetto di vita senza il supporto del caregiver familiare, ma con l’ausilio di un assistente personale, autonomamente scelto e regolarmente impiegato oppure quello fornito da un ente terzo (es. cooperativa) o da operatore professionale;

• tenuto conto della condizione economica del richiedente (ISEE sociosanitario) e in modo da garantire la continuità della progettualità (DGR 7751/2022).

Si precisa che, limitatamente ai progetti in continuità, nel caso di proroga o estensione di programmi già avviati, sarà possibile confermare i servizi alle persone con disabilità per le quali intervengono patologie legate all’invecchiamento.

Le modalità di utilizzo del fondo PRO.VI di cui alle DGR 5791/2021 e DGR 7751/2022 stabiliscono il superamento del requisito anagrafico 18-64 anni, rivolgendosi più in generale alle persone maggiorenni. Spetterà all’equipe che effettuerà la valutazione multidimensionale, indipendentemente dall’età del richiedente, valutare l’adeguatezza del percorso PRO.VI 2021 rispetto alle caratteristiche del potenziale beneficiario.

In attesa di ulteriore provvedimento regionale si precisa che l’ISEE, in continuità con quanto previsto dalla precedente annualità di progetto, non sarà considerato quale criterio di accesso alla Misura PRO.VI 2021.

Si precisa tuttavia che, come esplicitato nella DGR 7751/2022, nella scelta dei beneficiari, si dovrà tenere in conto la condizione economica dei richiedenti (ISEE sociosanitario). La preferenza, pertanto, dovrà essere accordata alle persone con disabilità in condizione di maggiore bisogno in esito ad una valutazione multidimensionale, che tenga conto almeno della limitazione dell’autonomia della condizione familiare, abitative ed ambientale, nonché delle condizioni economiche della persona con disabilità, come indicato al punto 23 dell’Allegato F) del DPCM del 21/11/2019. Pertanto, in fase di presentazione della domanda verrà comunque richiesta la presentazione dell’ISEE in corso di validità, per consentire all’Ambito Distrettuale della Lomellina di effettuare le opportune valutazioni, determinare un eventuale ordine di priorità o modulare l’entità del contributo da riconoscere a seconda delle necessità dei richiedenti, anche economiche, nel caso in cui le domande di accesso alla misura superassero la disponibilità delle risorse economiche messe a disposizione dal presente avviso.

4. PRIORITA’ D’ACCESSO AI SOSTEGNI

L’accesso ai sostegni del fondo “PRO.VI” è prioritariamente garantito ai beneficiari di progettualità di anni precedenti, per i quali non è prevista una nuova valutazione, ma una rivalutazione finalizzata alla stesura di un eventuale nuovo progetto. Come già esplicitato, si rammenta che, limitatamente ai progetti in continuità, nel caso di proroga o estensione di programmi già avviati, sarà possibile confermare i servizi alle persone con disabilità per le quali intervengano patologie legate all’invecchiamento.

Sono, poi, adottati i seguenti criteri di priorità:

  1. a) Limitazioni dell’autonomia – persone con disabilità con:
  2. – funzioni “vitali” compromesse di grado medio;
  3. – mobilità con grado di compromissione medio;
  4. – funzioni sensoriali con grado di compromissione medio;
  5. – area cognitivo/comportamentale mediamente compromessa;
  6. – autonomia di base e relazionalità compromessa con grado medio;
  7. – senza la presenza di comportamenti auto/etero aggressivi.
  8. b) Condizione familiare – persone disabili che vivono in:
  9. – nuclei mono-reddituali e/o mono parentali;
  10. – nuclei con presenza di anziani e/o disabili e/o con presenza di persone clinicamente fragili;
  11. – famiglie con fragilità sociale e/o culturale;
  12. – famiglie post-trauma che presentano problemi di tenuta;
  13. – famiglie che sono sostenute al ruolo genitoriale in contesti con presenza di minori.
  14. c) Condizione abitativa e ambientale – persone disabili che vivono in:
  15. – abitazioni con barriere architettoniche
  16. – abitazioni con evidenti segni di degrado strutturale ed ambientale;
  17. – ubicazione dell’abitazione con limiti di accessibilità al lavoro o allo studio, ma anche alla vita sociale in autonomia.

5. MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Il presente Avviso e la modulistica sono reperibili sul sito internet di tutti i Comuni dell’Ambito Distrettuale della Lomellina.

La domanda può essere presentata presso l’Ufficio di Piano o presso il proprio Comune di residenza a decorrere dalla data di pubblicazione del presente Avviso.

L’accesso alle misure sarà concesso alle persone in possesso dei requisiti previsti nel presente bando, in ordine di presentazione della domanda (data di protocollazione) e secondo le priorità di accesso previste dall’articolo 4 fino ad esaurimento del budget assegnato (presentazione “a sportello”).

6. DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA

Alle domande di contributo vanno allegati i seguenti documenti:

1) copia verbale invalidità e/o L.104/92;

2) copia documento di identità del richiedente e del beneficiario (se diverso);

3) Provvedimento di protezione giuridica che legittimi l’istante, qualora diverso dal beneficiario, a rappresentare la persona disabile;

4) Bozza eventuale progetto personalizzato redatto dal beneficiario e/o da familiare (se presente);

5) dichiarazione sostitutiva unica / attestazione ISEE (non determinante quale criterio di accesso alla misura);

6) Eventuale Titolo di soggiorno se cittadino extracomunitario.

Il Comune si riserva di chiedere ulteriore documentazione eventualmente necessaria.

In merito All’attestazione ISEE si precisa che, non costituendo criterio di accesso alla misura, l’attestazione potrà essere fornita anche in un secondo momento rispetto alla data di presentazione della domanda.

7. VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE, PROGETTO INDIVIDUALE E BUDGET DI PROGETTO

Secondo le indicazioni regionali, l’équipe pluriprofessionale, formata da operatori della ASST di Pavia e da operatori dell’Ambito Distrettuale della Lomellina effettuerà in maniera integrata la “valutazione multidimensionale”, utilizzando le “scale ADL e IADL” ed eventuali ulteriori strumenti finalizzati alla valutazione della qualità della vita.

In base agli esiti della valutazione, sarà predisposto il “progetto individuale”, con fasi e tempistiche, che terrà in considerazione i bisogni/aspettative della persona e della famiglia, obiettivi e priorità d’intervento, interventi da attivare con individuazione dei diversi soggetti realizzatori, indicazione delle risorse necessarie, fonti di finanziamento, momenti di verifica. Il progetto sarà condiviso e sottoscritto dalla persona disabile e dalla sua famiglia o da chi ne garantisce la protezione giuridica e dal case-manager individuato.

La normativa di riferimento per l’annualità corrente conferma la novità introdotta con l’avvio del PRO.VI 2020 in tema di redazione del progetto individuale, stabilendo che per annualità PRO.VI 2021 la presa in carico della persona con disabilità all’interno del PRO.VI dovrà fondarsi su un progetto che includa necessariamente almeno 2 delle 6 Macro-Aree previste dal programma.

Il progetto individuale conterrà anche il “Budget di progetto”, con la finalità di evidenziare le risorse necessarie, nel tempo, alla realizzazione delle diverse fasi, per le dimensioni di vita della persona, per il raggiungimento degli obiettivi declinati per ogni singola fase.

In caso di continuità dell’iniziativa progettuale rispetto alle precedenti annualità, la persona con disabilità che fosse già inclusa in un progetto, non necessiterà di nuova valutazione ai fini dell’accesso, ma sarà prevista una rivalutazione finalizzata alla stesura di un eventuale nuovo progetto che si sviluppi confermando o apportando delle variazioni alle 2 Macro-Aree di intervento scelte dal beneficiario.

Si precisa che gli importi assegnabili ai singoli beneficiari verranno determinati dall’Ambito a seguito di opportuna valutazione e successiva stesura del piano individualizzato che definisce le Macro-Aree di intervento. La valutazione dell’entità del contributo da assegnare verrà effettuata anche tenendo conto del numero di richieste di adesione al programma, della disponibilità complessiva del budget e dalla condizione economica dei singoli richiedenti.

Tutti i progetti dovranno terminare entro e non oltre la data del 30/04/2024.

8. COMPATIBILITA’ E INCOMPATIBILITA’ DELLA MISURA

Come indicato nella DGR 7751/2022 del 28/12/2022 i Progetti di Vita Indipendente sono compatibili con i sostegni previsti per la misura DOPO DI NOI ad eccezione del voucher residenzialità con ente gestore.

Alle persone in carico alle Misure B1 e B2 e Dopo di Noi potranno essere riconosciute esclusivamente le spese sostenute nelle Macro-Aree non oggetto di ulteriori finanziamenti (fondi FNA, DDN, PNRR). A titolo esemplificativo le spese per il personale regolarmente impiegato riconosciuto con la Misura B1 non potranno essere riconosciute anche con la Macro-Area “Assistente Personale”.

9. INFORMAZIONI E CHIARIMENTI

Per ogni informazione e chiarimento sul presente avviso e sulla compilazione della domanda è possibile rivolgersi all’Ufficio di Piano:

– tramite telefono al n. 0381-299.570

– tramite e-mail al seguente indirizzo: gr-ufficiodipiano@comune.vigevano.pv.it

10. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Il Responsabile del Procedimento è il Dirigente del Settore Politiche Sociali e Culturali di competenza.

Allegati: